Concordia Sagittaria

Concordia Sagittaria

Battistero di S. Giovanni con affreschi dell’ XI - XII sec.

Verso la fine del sec. Xl il vescovo Reginpoto, che resse la chiesa concordiese dal 1089 al 1105, fece costruire il battistero romanico, dedicato a S. Giovanni, che ancora affianca la cattedrale di Concordia. Il singolare monumento, dal punto di vista architettonico di gusto bizantino, richiama per certi particolari interni (nicchie con i Santi, finestrella centrale) l’abside della chiesa dell’Abbazia di Sesto al Reghena, di poco precedente pare, e però, a differenza di quest’ultima, quello conserva una complessa decorazione a fresco che va datata agli anni a cavallo dell’ XI e XII secolo, ossia all’epoca della costruzione dell’edificio.
Il sistema iconografico è piuttosto articolato e ricco di personaggi delle scritture e santi.
Recentemente restaurati, gli affreschi sono in discreto stato di conservazione, anche se in diverse parti mutili. Il complesso pittorico, pur presentando nell’insieme carattere di unitarietà per quanto riguarda il livello qualitativo, deve essere assegnato a mani diverse, appartenenti per altro alla medesima epoca: abbastanza chiari appaiono agli studiosi i rapporti con gli affreschi della chiesa del monastero di Lambach presso Linz (fine Xl secolo) e con miniature salisburghesi dell’epoca, ma anche con i mosaici di S. Marco. Insomma con tutta l’arte pittorica “occidentale” del periodo, in opposizione a quella bizantina.
Interessante la vigorosa ed essenziale caratterizzazione dei volti, al pari dell’insistente e largo gioco di pieghe del panneggio degli Evangelisti Marco e Matteo, del S. Pietro e del Melchisedech.

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